"È stata un'operazione mirata": un matrimonio si trasforma in un bagno di sangue, i residenti scioccati raccontano la loro storia

Il terrore ha attanagliato gli abitanti di Goult domenica mattina presto. Daniel, un abitante di questo villaggio di 1.000 anime, ha espresso il suo shock a Le Parisien : "Abbiamo sentito i fuochi d'artificio alla rotonda e poi siamo tornati a dormire. E alle 4:40 siamo stati svegliati dal rumore degli spari, probabilmente di armi militari. Era un matrimonio e la sposa è morta!". Le sue parole trasmettono incredulità di fronte a tanta violenza in un luogo così pacifico.
Tanguy, svegliato anche lui dagli spari e dal balletto dell'elicottero dei gendarmi, esprime il suo sgomento: "Questa sala del villaggio può essere affittata da chiunque, queste non erano persone di qui, sono venute solo per concludere il matrimonio e la festa". Questa affermazione sottolinea il senso di violenza importata, estranea all'identità del villaggio.

GABRIEL BOUYS/AFP
I primi elementi dell'inchiesta, aperta dalla procura di Avignone per omicidio e tentato omicidio da parte di una banda organizzata, rivelano una scena agghiacciante. Gli sposi, di 27 e 25 anni, si stavano preparando a lasciare la festa in auto con un bambino di 13 anni. Fu in quel momento che vennero presi di mira da quattro uomini armati e incappucciati, giunti a bordo di una Golf 8.
Il procuratore di Avignone, Florence Galtier, ha dichiarato che la sposa è morta sul posto. Anche uno degli aggressori sarebbe rimasto ucciso, forse colpito "nello scontro a fuoco", il che suggerisce che il fuoco di risposta sia partito dall'auto degli sposi. La tragedia è stata forse il teatro di un regolamento di conti tra un'organizzazione di narcotrafficanti?

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Davanti al bar-tabacco di Goult, un abitante del villaggio condivide le sue paure: "Sappiamo che nel Vaucluse ci sono grossi problemi di narcotraffico, con gente che fa un sacco di soldi e si uccide a vicenda per questo". Poi esprime l'incredulità generale per l'imminenza della tragedia: "Eppure qui siamo un villaggio tranquillo, lontano da tutto ciò che è normale. Ma in realtà nessuno è al sicuro. Devono aver voluto spendere i loro soldi qui e questo ci è tornato contro".

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Didier Perello, sindaco di Goult, ha espresso profondo sgomento per l'accaduto. Nel primo pomeriggio di domenica, ha dichiarato: "Le ricerche sono ancora in corso perché alcune delle persone coinvolte potrebbero trovarsi ancora nel comune". Ha inoltre confermato che non sono stati effettuati controlli preventivi sugli affitti della sala polivalente comunale.
SudOuest